Ci troviamo nella parte settentrionale dell'Islanda, a Reykjahlid, sulle sponde del lago Myvatn. L'escursione prende il via nei pressi del campeggio e segue le indicazioni per Grjótagjá , la prima delle nostre tappe.
Il percorso è chiaro e ben segnalato da paletti in legno. È importante non uscire mai dal sentiero tracciato sia per non danneggiare la vegetazione sia perché il terreno può presentare delle insidie (come dei profondi buchi seminascosti dagli arbusti). Dopo un primo tratto nel bosco, giungiamo in una piana di sabbia nera e basse formazioni rocciose. La attraversiamo per arrivare alla Grjótagjá, una scenografica caverna con una fonte di acqua calda termale. Terminata la visita della grotta proseguiamo (attraversando brevemente la strada asfaltata) e seguiamo le indicazioni per Hverfjall. Il sentiero, sempre chiaro e ben tracciato, prosegue prevalentemente il piano tra basse formazioni rocciose. Dopo poco meno di un'ora giungiamo al parcheggio da cui parte la salita fino al bordo del cratere. Tutto il dislivello si concentra in questo punto. Giunti in cima possiamo ammirare lo stupefacente spettacolo del cratere, formatosi a seguito di un'eruzione vulcanica circa 2500 anni fa. Il perimetro del cratere è interamente percorribile a piedi lungo un itinerario di circa 3km. Nel nostro caso scegliamo di interrompere la traccia al termine della salita.
Una volta ridiscesi torniamo indietro lungo lo stesso sentiero seguito all'andata.

N.B. La descrizione si riferisce alle condizioni riscontrate alla data dell'escursione. Prima di intraprendere l'itinerario, informarsi sulle sue attuali condizioni e sull'eventuale presenza di neve e/o ghiaccio, per valutare la fattibilità dell'escursione e dotarsi dell'attrezzatura adeguata. Consultare sempre preventivamente i bollettini neve, valanghe e meteorologici.

LEGENDA TIPOLOGIE E SCALE DI DIFFICOLTà