Il Lesotho è una nazione montuosa situata nel cuore dell’Africa meridionale. Interamente circondato dal Sudafrica, il Regno del Lesotho si trova a un’altitudine che può variare dai 1.600 metri della sua capitale, Maseru, fino ai 3.482 metri della sua vetta più alta, Thabana Ntlenyana, meritando appieno l’appellativo di “Kingdom in the Sky“.
Nell’estate del 2023, noi di My Trekking Stories abbiamo avuto l’opportunità di esplorarlo, visitando alcuni dei suoi luoghi più simbolici e suggestivi e percorrendo alcuni itinerari escursionisti affascinanti, immersi nella natura più incontaminata.
In questa avventura siamo state accompagnate, guidate ed ospitate da Unfold the World, che ringraziamo per il suo prezioso supporto.
L’itinerario
TAPPA 1 – MORIJA
Dopo essere transitati dalla capitale Maseru, tappa obbligata per chi arriva in aereo, ci spostiamo verso Morija, a circa un’ora di strada.
Morija è un piccolo villaggio conosciuto per la sua importanza storica e culturale, in quanto ha ospitato la prima missione protestante nel paese, fondata nel 1833, e offre l’opportunità di esplorare la cultura e la storia del Lesotho visitando il Morija Museum & Archives. In quest’area sono sorte numerose interessanti iniziative, tra cui Pheha Plastic, un’impresa sociale di riciclaggio della plastica. Il villaggio è circondato da incantevoli paesaggi montani, rendendolo un punto di partenza ideale per escursioni ed attività all’aperto.
A Morija abbiamo alloggiato all’accogliente Morija Guest House e percorso l’itinerario fino alle impronte di dinosauro.
TAPPA 2- SEMONKONG
Semonkong è una località rurale situata in un’area più interna del Lesotho, a circa due ore di viaggio da Maseru.
Semonkong è famosa soprattutto per le cascate Maletsunyane, la più alta cascata a salto unico del continente africano. Questo villaggio, oltre ad offrire ai visitatori l’opportunità di esplorare paesaggi naturali incontaminati, permette anche di immergersi nella vita quotidiana della comunità locale.
Per la nostra tappa a Semonkong, abbiamo alloggiato al caratteristico Semonkong Lodge, che organizza anche molte attività in perfetta sinergia con la comunità locale (tra cui un divertente Pub Crawling con Asini), e abbiamo percorso l’itinerario fino alle Cascate Maletsunyane.
TAPPA 3 – TS’EHLANYANE NATIONAL PARK
Il Ts’ehlanyane National Park è un incontaminato parco nazionale situato ad una quota di oltre 2.000 metri, raggiungibile in poco meno di tre ore da Maseru.
Caratterizzato da paesaggi montani, corsi d’acqua cristallini e una ricca varietà di flora e fauna, permette di immergersi nella bellezza selvaggia delle montagne del Lesotho.
Durante il nostro soggiorno nel Parco, abbiamo alloggiato al Maliba Lodge, una struttura ricettiva che offre sia chalet con uso cucina sia lussuosi lodge con ristorante. Da Maliba partono la maggior parte degli itinerari del Parco, tra cui i due che abbiamo percorso.
TAPPA 4 – AFRISKI
Lungo la strada che da Maliba ci porta alla nostra prossima destinazione, Sani Pass, attraversiamo alcuni dei passi di montagna più alti del Paese (tra cui il Mahlasela Pass a 3.222 mt) e facciamo sosta ad Afriski, l’unica stazione sciistica del Lesotho.
Durante la stagione invernale, che qui va da giugno ad agosto, ad Afriski c’è la possibilità di divertirsi sulle piste innevate o di partecipare ai vari eventi in programma. Oltre alle piste e ai ristoranti, ad Afriski è anche possibile alloggiare in baite in legno dal sapore alpino, per vivere l’esperienza di trascorrere una notte a oltre 3.000 metri di altitudine.
TAPPA 5 – SANI PASS
Il Sani Pass è un suggestivo valico situato a 2.900 metri di quota, che segna il confine tra il Lesotho meridionale e il Sudafrica, all’interno dell’area del Drakensberg Park.
Il paesaggio in questa zona è unico ed affascinante. È qui che le montagne che ci hanno accompagnato finora precipitano a picco per oltre 1.300 metri verso il Sud Africa, offrendo una vista mozzafiato sulle pianure sottostanti e, nelle giornate più serene, fino all’Oceano Indiano. Provenendo dal Lesotho, il Sani Pass si raggiunge percorrendo una strada asfaltata abbastanza agevole, mentre, arrivando dal Sudafrica, bisogna percorrere una ripida e tortuosa strada sterrata (accessibile solo a mezzi 4×4), che rappresenta già di per sé un’avventura.
Durante il nostro soggiorno a Sani Pass, abbiamo utilizzato come base d’appoggio il Sani Mountain Lodge, una caratteristica struttura ricettiva situata proprio nel panoramico punto di confine. Da qui abbiamo tentato senza successo la salita alla Thabana Ntlenyana (3.482 metri), la vetta più alta del Lesotho e della parte meridionale del continente africano.
Consigli pratici
COME ARRIVARE IN LESOTHO
La via più comune per raggiungere il Lesotho è volare fino all’aeroporto internazionale di Johannesburg, in Sudafrica, e da lì prendere un volo interno per Maseru, la capitale del Lesotho. Il volo per Johannesburg impiega circa 10-11 ore dall’Europa, mentre quello interno per Maseru dura circa 1 ora. Per i cittadini italiani per viaggiare sia in Sudafrica che in Lesotho è necessario il passaporto.
ESCURSIONISMO
Il Lesotho è un luogo di incontaminata bellezza ma ancora molto lontano dal turismo di massa. Alcuni dei sentieri che abbiamo percorso, soprattutto quelli all’interno del Parco Ts’ehlanyane, erano ben tracciati e di facile individuazione. In altre località invece, più che dei veri e propri sentieri escursionisti, si trattava di strade sterrate o percorsi utilizzati per lo più dai pastori locali e quindi non sempre chiari e facilmente individuabili. Per questo, in alcuni casi, potrebbe essere d’aiuto affidarsi ad una guida o partecipare alle escursioni organizzate da molti degli alloggi che ci hanno ospitato.
CLIMA
E’ importante ricordare che in Lesotho, trovandoci nell’emisfero meridionale, le stagioni sono invertite rispetto all’emisfero settentrionale. Le estati in Lesotho possono essere piovose e caratterizzate da violenti temporali. Poiché il Lesotho presenta ampie aree scarsamente alberate, i fulmini possono costituire un pericolo da non sottovalutare durante la stagione estiva. In inverno, invece, le temperature possono essere molto rigide e sono possibili nevicate anche consistenti (non dimentichiamo mai di trovarci a quote comprese tra i 1.600 e gli oltre 3.000 metri).
TRASPORTI
Il mezzo migliore per spostarsi è l’automobile, possibilmente 4×4. Va tenuto però presente che nel Paese (così come nel vicino Sud Africa) la guida è a sinistra. Inoltre, dato che molte strade possono essere non asfaltate, non illuminate o di difficile percorrenza, si consiglia di viaggiare solo durante il giorno.
SICUREZZA E MOBILITÀ
Per maggiori informazioni aggiornate su sicurezza e mobilità, vi invitiamo a consultare la scheda paese sul sito del Ministero degli Esteri (qui il link per quello italiano).