Concludiamo questo percorso in tre parti in cui stiamo illustrando l’iter che noi di My Trekking Stories seguiamo per organizzare un’escursione in sicurezza. Dopo aver visto come scegliere l’itinerario e come consultare il meteo, arriviamo ora all’ultima parte dell’organizzazione: l’attrezzatura.
Ricordiamo come sempre che non sono verità assolute, possono infatti essere riadattate in base all’esperienza e alle capacità individuali, oltre che alla tipologia di percorso che si va ad affrontare, ma restano comunque delle buone pratiche da cui prendere spunto per organizzare in sicurezza le proprie uscite.
Perché sì, la montagna e la natura sono ambienti meravigliosi, ma non privi di pericoli. Conoscere questi pericoli, riuscire a prevenirli o saperli affrontare sono aspetti fondamentali e imprescindibili dell’andare in montagna.
Attrezzature per organizzare un escursione in sicurezza
Nel preparare lo zaino per le nostre escursioni, oltre all’attrezzatura base che tutti conosciamo (cibo, acqua, vestiti, attrezzatura tecnica in base al tipo di percorso da affrontare, mappa e bussola etc…) noi di My Trekking Stories includiamo sempre alcuni oggetti utili in caso di emergenza o che comunque è sempre bene avere con sé per organizzare un’escursione in sicurezza.
Kit primo soccorso
Il kit di primo soccorso è un oggetto che non dovrebbe davvero mai mancare nello zaino. Se ne trovano diversi in commercio, già riempiti con il materiale base oppure da assemblare.
A prescindere dai modelli, i requisiti fondamentali del nostro kit, oltre a contenere tutto il necessario per un primo soccorso, sono che sia impermeabile, pratico e posizionato all’interno dello zaino in un punto facilmente accessibile (senza dover svuotare tutto lo zaino per raggiungerlo). Può essere molto utile includere nel kit anche qualche medicinale di primo soccorso (o quelli ad uso personale che sappiamo potrebbero tornarci utili).
Ricordiamo sempre di sostituire eventuali oggetti ogni qualvolta vengano utilizzati in modo da avere sempre il kit al completo.
Riflettore Recco
Il riflettore Recco è un oggetto non molto conosciuto (o comunque più spesso associato al tipo di attrezzatura utile in ambiente innevato) ma che può rappresentare un alleato utile durante ogni genere di escursione.
Il sistema Recco è un meccanismo che si compone di due elementi: il riflettore e il ricevitore.
Il riflettore è una piccola piastrina che può essere attaccata ad esempio allo zaino o al casco (alcuni capi di abbigliamento molto tecnici spesso le hanno già integrate).
Il ricevitore è invece un apparecchio (in dotazione alle squadre di soccorso) che permette di captare il segnale emesso dai riflettori, fornendo quindi un importante aiuto ai soccorritori per individuare eventuali dispersi anche in zone dove la visibilità è impedita ad esempio da neve, ghiaccio, alberi, etc…
Il riflettore Recco può essere acquistato ad un costo molto contenuto di circa 30 euro (qui ad esempio) e non ci sono davvero scuse per non portarsene sempre uno dietro (o, ancora meglio, più di uno da posizionare in punti diversi del corpo o dell’attrezzatura).
Ricordiamo che Recco non è un dispositivo di autosoccorso e quindi, in caso di escursioni in ambiente innevato, non sostituisce L’Artva (di cui parleremo tra poco).
Altri oggetti per organizzare un’escursione in sicurezza
Accendino
Può sempre tornare utile, per mille occasioni, avere con sé un accendino (o in alternativa un acciarino ma avendo l’accortezza di imparare prima come si utilizza).
Power bank
Un cellulare carico può fare la differenza in caso di emergenza, ricordiamo quindi sempre di caricarlo prima di partire e di portare sempre con noi un power bank (assicurandoci ovviamente che anche questo sia perfettamente carico).
In caso di escursioni in ambienti molto freddi è importante tenere il più possibile al caldo il cellulare e il power bank perché le basse temperature possono danneggiare le batterie e farle scaricare molto più rapidamente e improvvisamente.
Coperta termica d’emergenza
La coperta termica d’emergenza è un leggerissimo telo (di quelli in materiale riflettente argentato/dorato) che possono tornare molto utili sia in caso di riparo dal freddo che dal caldo (un lato, infatti, serve per conservare il calore e un altro per mantenersi al fresco). Pesano e costano davvero poco (acquistabile ad esempio qui) e, anche in questo caso, non ci sono scuse per non portarsene sempre una dietro.
Coltellino multiuso
Un piccolo coltellino, soprattutto di quelli multiuso, è un altro oggetto pratico e poco ingombrante che può sempre tornare utile in mille occasioni e che includiamo quindi sempre nella nostra attrezzatura base durante un’escursione.
Bonus: braccialetto di sopravvivenza
Un attrezzo un po’ curioso, ma che noi di My Trekking Stories abbiamo iniziato ad apprezzare, sono i braccialetti di sopravvivenza. Si tratta di pratici braccialetti dotati di diversi attrezzi che possono tornare utili in caso di emergenza. Solitamente sono dotati ad esempio di un piccolo fischietto (utile per richiamare l’attenzione di eventuali soccorritori), di una torcia, una bussola, etc… e sono essi stessi composti da una corda molto resistente (Paracord) che può essere srotolata e utilizzata in caso di necessità. (Qui un esempio).
App per organizzare un’escursione in sicurezza
Oltre all’attrezzatura pratica che abbiamo visto prima, sono molto utili per organizzare un escursione in sicurezza alcune app per telefono da utilizzare in caso di emergenza.
112 Where are U
L’app Where are U permette di effettuare una chiamata al Numero di Emergenza Europeo 112 (dove presente), inviando automaticamente i dati di localizzazione e le altre informazioni che sono state incluse nell’app (dati personali, sesso, lingua parlata, foto, numeri ICE). Nel caso non si riesca a chiamare perché impossibilitati a parlare l’app permette di effettuare una chiamata silenziosa o di inviare un messaggio di testo.
Per poter funzionare è ovviamente necessario attivare il gps del telefono. L’app non è disponibile ovunque, verificare quindi sempre se la zona in cui ci troviamo sia coperta dal servizio (all’interno della app viene mostrata una mappa che indica le zone in cui è in funzione).
Scarica la App su Google Play o su Apple Store.
GeoResQ
Questa app ha un funzionamento simile alla precedente ma è specificatamente indicata per le attività in montagna. E’ un servizio gestito dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e promosso dal Club Alpino Italiano (CAI) che permette di inviare delle richieste di soccorso geolocalizzate.
GeoresQ è attiva solo sul territorio italiano ed è gratuita per i soci del CAI (costa invece circa 24 euro/anno per tutti gli altri). Come prima, anche questa app necessità del gps del telefono per funzionare e ha anche altre funzioni come posizionamento e tracciamento.
Scarica la App su Google Play o su Apple Store.
Artva, pala e sonda
Capitolo a parte merita l’attrezzatura indispensabile per la sicurezza in caso di attività in ambiente innevato.
Il Kit Artva, Pala e Sonda è una dotazione non solo obbligatoria, ma fondamentale e rappresenta uno strumento indispensabile in caso di autosoccorso in valanga.
Possedere questi attrezzi non ci mette in automatico al sicuro ma è comunque fondamentale averli sempre con sé.
Artva
L’Artva (acronimo per Apparecchio Ricerca dei Travolti in Valanga) è un apparecchio che permette di localizzare i travolti da una valanga (o di essere localizzati) e che può essere impostato in due modalità: emissione o ricerca.
Prima di partire per l’escursione tutti i partecipanti accendono e impostano l’Artva in modalità emissione, posizionando l’apparecchio in un punto del corpo (mai sullo zaino) e assicurandosi che sia ben stabile (evitare assolutamente che possa staccarsi in quanto diventerebbe totalmente inutile).
Nel caso in cui uno o più membri dell’escursione vengano travolti da una valanga, tutti i superstiti imposteranno immediatamente i loro Artva in modalità ricerca per cercare appunto di localizzare il segnale dei loro compagni sepolti e individuarne la posizione.
Sonda
Una volta localizzato il sepolto con l’aiuto dell’Artva, utilizzando la Sonda è possibile individuarne meglio posizione e profondità.
Pala
Infine, la Pala permette di scavare la neve per disseppellire il sepolto.
Secondo le recenti normative, a partire dal 1 Gennaio 2022, vige l’obbligo di dotarsi di Artva, Pala e Sonda da neve per sciatori, ciaspolatori, escursionisti e alpinisti nel praticare tali attività “in particolari ambienti innevati, laddove, per le condizioni nivometeorologiche, sussistano rischi di valanghe”. Questa nuova disposizione sostituisce e rende più restrittiva la vecchia norma, che parlava di “evidenti rischi di valanghe, in rapporto alle condizioni climatiche della neve”.
Ricordiamo che, oltre ad avere con sé il kit Artva, Pala e Sonda, è fondamentale anche essere in grado di utilizzarlo. Può essere quindi molto utile fare dei corsi specifici ed esercitarsi spesso ad utilizzare l’attrezzatura oltre che assicurarsi che tutti i componenti della spedizione siano in grado di utilizzarla e che l’abbiamo sempre con sé, correttamente accesa e posizionata.
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